Descrizione
La storia di Lonate Ceppino è segnata da un numero molto consistente di giovani uccisi nelle due guerre mondiali.
Nella prima guerra mondiale vengono uccisi ben 34 giovani di Lonate Ceppino, dei quali si ricorda, non per fare un privilegio, Angelo Molteni che muore proprio negli ultimi giorni di guerra e viene decorato per le sue azioni, con medaglia d’argento.
Nella seconda guerra mondiale i giovani morti sono 15; a loro vanno aggiunti anche Angelo e Peppino Bestetti, uccisi dai fascisti, per aver affermato il loro diritto di libertà attraverso la Resistenza.
Nel Maggio 1944 il gruppo dei partigiani alla macchia nella zona Lonate Ceppino-Tradate è di circa 40 persone, più una cinquantina di civili armati, appartenenti alle Squadre di Azione Partigiana (SAP).
Il loro ruolo consiste nel recupero di armi da fornire tramite staffeta ai partigiani della Valdossola e nel fare azioni di disturbo e di sabotaggio, un ruolo reso difficoltoso dalla presenza di alcune centinaia di paracadutisti, dai brigatisti neri della GNR e dalle forze dell’aeronautica di Venegono Inferiore.
Un’azione significativa è quella del 19 settembre 1944 in cui un gruppo di 11 partigiani, fra cui 4 di Lonate Ceppino, partono da Tradate alle ore 21,30 per raggiungere, dopo una marcia attraverso i boschi, la fornace di Valle Olona in località Gurone dove esiste un reparto di montaggio dell’aeronautica Macchi con l’obiettivo di distruggere alcuni aerei pronti per partire per il “fronte”. “Vengono disarmate le guardie, messi al sicuro i civili e fatti saltare tre aerei già collaudati e due in fase di ultimazione”.
L’azione, che termina con il rientro dei partigiani a Tradate all’alba del giorno seguente viene citata da radio Londra.